BiciInCima è una animazione rivolta ai bambini e alle famiglie da svolgersi nelle piazze, nei boschi, sui prati dei territori dei paesi e delle città alpine. I bambini sono direttamente coinvolti nell'ascolto di fiabe e leggende della tradizione all'interno di una piccola baita posta sopra una bicicletta.
L'uso della narrazione orale è il "pretesto educativo" per diffondere e tramandare storie e momenti di vita di coloro che hanno vissuto e vivono le nostre montagne e conoscere quelle a noi più lontane.
Attraverso alcuni laboratori si propongono attività per tramandare la conoscenza dei valori ambientali, sociali e culturali della montagna e dei suoi abitanti.
Attraverso l'utilizzo e la manipolazione di materiali semplici quali sassi, paglia, rami secchi, si propongono attività ludico- creative al fine di sperimentare percorsi artistici con diverse tecniche manuali.
Con il termine "animazione emozionale" si intende un sistema educativo capace di riconoscere, evidenziare e trasmettere sensazioni ed emozioni rendendo protagonisti tutti i soggetti inseriti nell'animazione. La metodologia adottata offre la possibilità di realizzare azioni di apprendimento empirico, attraverso la sperimentazione di percorsi di percezione sensoriale.

L'animazione emozionale considera le emozioni fonte e sviluppo di ogni azione all'interno di una animazione nella quale la sperimentazione è il fine ultimo, e non il prodotto, dell'intero processo ideativo, creativo e relazionale tra le persone.Facile è lavorare con i bambini ma più difficile è farli interagire con gli adulti in un processo comune di sperimentazione delle "cose" delle leggi fisiche che regolano gran parte della nostra vita.Ci possono essere due grandi "trucchi" per far si che tutto ciò avvenga; l'uso diretto del gioco e lo sviluppo di emozioni condivisibili da tutte le fasce di età .L'animazione emozionale usa questi due "pretesti" educativi mischiati tra loro per allestire un sistema capace di offrire a tutti i motivi per sperimentare, provare, provare insieme.Si può sbagliare perchè" intanto è un gioco, si può anche provare e riprovare senza arrivare a nulla di concreto e di razionalmente definibile" tanto c'è ancora tempo.L'animazione emozionale esce da alcuni canoni prettamente aristotelici, occidentali e razionali per entrare nei luoghi delle emozioni e a volte nei "non sensi". E tutto questo, strano ma vero, è il mondo dei bambini che risponde esattamente a ciò che molte volte ricercano ma che difficilmente riescono a trovare perchè le cose strane si nascondono solo nei mondi della fantasia.diverse fasce di età e i bambini si "tramandano" i saperi acquisiti durante le sperimentazioni dirette. L'intero progetto di animazione emozionale non considera fondamentale il prodotto finale bensì i processi di sperimentazione, di complicità sociale e di emozione che si vivono durante i momenti di laboratorio.

Il progetto nasce durante l'Anno Internazionale delle Montagne, il 2002, grazie all'intuizione di un gruppo di persone della Cooperativa NISIDA. Il progetto si è sviluppato per parecchi mesi non disconoscendo mai le intuizioni iniziali di animazione e di relazione emozionale tra bambini e adulti. Quattro diversi gruppi di persone si sono specializzati in altrettanti settori; narrazione, cantiere e laboratori, stampa e documentazione, coordinamento del progetto. Il "gruppo narrazione" ha lavorato sull'emotività narrativa attraverso una formazione sulle tecniche di racconto e la trasmissione orale delle sensazioni. Il "gruppo cantiere" e laboratori ha materialmente lavorato alla costruzione della casa nella quale vengono raccontate le fiabe e le leggende alpine e ha progettato e sperimentato in prima persona i vari percorsi sperimentali dei laboratori. Il gruppo stampa e documentazione si è specializzato nei testi e nella presentazione al pubblico del progetto documentando in ogni sua parte l'avanzamento dell'intero progetto. Infine il "gruppo coordinamento" ha supportato in ogni fase gli altri gruppi garantendo loro la disponibilità economica e preparando tutte le condizione di pubblicizzazione di Bicincima.

I laboratori che si svolgono intorno alla casa aiutano i bambini alla scoperta di semplici elementi naturali. Si possono liberamente dare nuove "funzioni" ai sassi, alla paglia, al fieno, ai rami o alle foglie, si può giocare con l'acqua, il vento, le ragnatele, il fumo del fuoco, le discese e le salite. Gli animatori sono dei facilitatori di scoperte, dei mediatori scientifici tra il mondo degli elementi naturali, delle leggi fisiche e la capacità di apprendimento dei bambini. La creatività e l'uso costante della sperimentazione diretta offrono ai bambini la possibilità di percorrere nuove vie creative ed artistiche. Tutti i laboratori sono specificatamente progettati per diverse fasce di età e i bambini si "tramandano" i saperi acquisiti durante le sperimentazioni dirette. L'intero progetto di animazione emozionale non considera fondamentale il prodotto finale bensì i processi di sperimentazione, di complicità sociale e di emozione che si vivono durante i momenti di laboratorio.

Per il progetto Bicincima è stato fatto un lavoro di ricerca di alcune tra le più significative e poco conosciute fiabe e leggende alpine. Alcuni racconti trovati non hanno una vera e propria storia, alcune leggende sono solamente modi di dire che tramandati nel tempo hanno acquisito amplificazione narrativa. Il gruppo di persone che si è occupato della narrazione e della ricerca dei racconti ha liberamente interpretato alcune leggende e ha inventato alcune storie basandosi comunque su una tradizione orale tramandata nel tempo. Quando un bambino entra nella casa sceglie quale storia ascoltare; sei sono le storie o le leggende che possono essere narrate dall'animatore. Al termine del racconto viene consegnato ad ogni bambino un 'libro' che riporta la fiaba o la leggenda appena ascoltata. Le fiabe e le leggende sono state 'scritte' in tre modi diversi: con i soli disegni per i bambini che non sanno ancora leggere, con un riassunto dell'intera storia, scritto in stampatello per i bambini che sanno già leggere, con il testo integrale per coloro che riescono a "leggere anche piccolo". Ogni storia possiede un proprio colore; ascoltate tutte le storie si può avere una biblioteca arcobaleno. Rosso, arancione, giallo, verde, blu, viola. Il settimo colore dell'arcobaleno, l'indaco, non è stato appositamente inserito perchè è "un colore con il nome troppo strano".